Baby monitor: guida all’acquisto
Quando si diventa genitori, sono tantissime le preoccupazioni che ci si trova ad affrontare. Tra queste, rientra il fatto di controllare cosa fanno i propri bimbi mentre ci si sta occupando di altre faccende relative sia al lavoro, sia alla gestione della casa. In questi frangenti, i baby monitor possono rivelarsi dei preziosi alleati (se vuoi iniziare a valutare quale acquistare, scopri i migliori modelli prima di proseguire nella lettura di questo articolo).
Cosa troverai nelle prossime righe? Alcuni semplici consigli per acquistare questo device, importantissimo per la tranquillità familiare, con molta più consapevolezza.
Tipologie
La prima cosa da considerare quando si parla del baby monitor è la tipologia. Ecco le alternative principali:
- Baby monitor audio: come è chiaro dal nome, si tratta di soluzioni che permettono di captare i segnali audio nella stanza dove sta dormendo il bambino. Hanno l’oggettivo vantaggio di essere estremamente economici. Facciamo presente che, in alcuni frangenti, consentono anche di comunicare tra un ambiente e l’altro della casa.
- Baby monitor video: in questo caso, si ha a che fare con device che consentono di apprezzare le immagini della stanza dove il bambino sta dormendo.
Attenzione alla portata
Nel momento in cui ci si concentra sui consigli per scegliere il baby monitor perfetto, un doveroso cenno deve essere dedicato alla portata. Quando la si nomina, si inquadra la capacità di trasmettere in maniera nitida immagini e suoni a seconda della distanza tra gli ambienti in cui vengono posizionati il trasmettitore e il ricevitore.
Chiaro è che, nelle situazioni in cui si ha una casa grande, è molto importante prendere in esame la portata del baby monitor in sede di acquisto. Idealmente, non bisognerebbe andare sotto ai 400 metri.
Altri aspetti
Non c’è che dire: quando si discute di scelta del baby monitor perfetto sono diversi i punti da prendere in esame. Oltre a quelli appena citati, rientra il focus sulle caratteristiche dello schermo. I modelli migliori lo hanno LCD e facilmente orientabile, anche manualmente. Quest’ultimo aspetto merita particolare attenzione in quanto rappresenta un dettaglio comodo nelle situazioni in cui, per esempio, si ha bisogno di tenere sotto controllo il bambino mentre ci si sta occupando delle mansioni domestiche.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare i criteri per la scelta del baby monitor ideale! Oltre ai punti che abbiamo appena elencato, rientra anche la già citata possibilità di concretizzare una comunicazione bidirezionale e di rispondere al bambino.
Inoltre, è bene focalizzarsi verso soluzioni il cui monitor si illumina quando il bambino produce rumori anche appena percettibili. Un doveroso cenno deve essere dedicato alla possibilità di reperire in commercio baby monitor che permettono di controllare a distanza la temperatura della cameretta e che restituiscono un alert nel momento in cui si supera una determinata soglia.
Dando un’occhiata alle recensioni online dei vari modelli, è bene prendere informazioni anche sul livello di resistenza della linguetta per fissare il device. A tal proposito, è bene specificare che alcuni modelli presentano una linguetta più adatta al fissaggio alla parete.
Altri, invece, sono pensati per essere sistemati sul lettino. Anche se sembra un dettaglio secondario rispetto alle caratteristiche tecnologiche, questo aspetto non va assolutamente messo in secondo piano. Il rischio, infatti, è quello di acquistare un baby monitor innovativo che, però, cade dopo pochi minuti.
Se si ha intenzione di orientarsi verso il massimo della sicurezza e dell’efficienza, tra le alternative da prendere in considerazione spiccano i monitor che possono essere utilizzati anche senza corrente elettrica. Il costo è leggermente più elevato rispetto a quello degli altri modelli, ma viene si viene ripagati in tranquillità con la possibilità di controllare il proprio bambino anche nell’eventualità di un blackout a casa.